Puntate
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31-03-2018
La passione di Dj Fabo, Processo Cappato (I)
Prima che il Parlamento italiano approvasse la legge sul biotestamento, il tribunale di Milano processava Marco Cappato con l'accusa di aver rafforzato e agevolato l'intento suicidario di Fabiano Antoniani, conosciuto come Dj Fabo.
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24-03-2018
L'uomo col casco, Processo Furchì (II)
Seconda ed ultima parte del processo per l’omicidio dell’avvocato e politico Alberto Musy, avvenuto a Torino il 21 marzo del 2012.
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17-03-2018
La Consegna, Processo Furchì (I)
E' il 21 marzo 2012. Sono le otto del mattino. Un uomo con un casco in testa si fa aprire per consegnare un pacco in un palazzo del centro di Torino. Dopo pochi minuti cinque colpi di pistola squarciano il silenzio.
- Elenco completo
Stagione 2017-2018
La resa dei conti, Processo Uva (II)
Seconda parte del processo a due Carabinieri e sei Poliziotti accusati di aver provocato la morte di Giuseppe Uva il 14 giugno del 2008
07-10-2017 00:15
E’ una notte di inizio estate quando dopo la partita dell’Italia, Giuseppe Uva esce per locali insieme all’amico Alberto Biggiogero. I due vengono notati da una pattuglia dei Carabinieri verso le tre di notte mentre, ubriachi, stanno transennando per gioco una strada del centro, e vengono portati in caserma.
E qui, Alberto Biggiogero sostiene che Uva è stato picchiato. Ma Alberto Biggiogero è un testimone controverso, fragile e secondo l’accusa, molto poco credibile.
Resta il fatto però che Uva muore la mattina dopo all’ospedale di Varese. L’autopsia stabilirà che la causa della morte è stata un infarto per una malformazione congenita del cuore. Ma i periti indicano anche come concausa un forte stress. E tutti i testimoni raccontano di un uomo in stato di eccitazione rabbiosa.
Ma questa eccitazione era dovuta ad un comportamento scorretto da parte delle forze dell’ordine, oppure era tipica della personalità di Giuseppe Uva?
Secondo i familiari, i lividi sul corpo dell’uomo sarebbero la prova delle botte subite e quindi del forte stress a cui era stato sottoposto. Per la difesa invece il corpo presentava solo lievi ematomi autoprovocati. Dov’è la verità?
Sono passati quasi dieci anni dalla morte di Giuseppe Uva. I familiari e in particolare la sorella Lucia hanno mosso il mondo intero per affermare le proprie ragioni. Sono stati realizzati libri, documentari e film, ma l’impressione è quella di una storia dove le emozioni hanno avuto il sopravvento sulla ricostruzione dei fatti.
E ultimo colpo di scena è avvenuto nel febbraio di quest’anno quando, dopo la sentenza di primo grado, è stato arrestato Alberto Biggiogero per aver ucciso il padre. Padre che aveva testimoniato in aula e aveva dato di quella notte, la notte della morte di Giuseppe Uva, una versione completamente diversa da quella del figlio.